Rant prepasquale

Beati quelli che quando si mangiano la pasta coi pomodori non glie ne frega niente dei negri che crepano nei campi di Nardò

Beati quelli che si credono esenti da contraddizioni mentre propagandano un tipo di microagricoltura che condanna alla fame e o all’indigenza le periferie del sistema-mondo.

Beati quelli che credono di cambiare il mondo cambiando lo scaffale del supermercato.

Beati quelli che che considerano uguale una vita umana e una vita di qualsiasi altro animale, perchè non dovranno mai essere curati da un medico che la pensa così.

Beati quelli che paragonano i mattatoi ai genocidi, perchè non hanno mai parlato con qualcuno che un genocidio l’ha vissuto veramente.

AMEN

P.s.: si definisce “rant” un monologo pronunciato sull’onda dell’incazzatura.

P.p.s.: si, lo so che il discorso è complesso. Ne parlo un po’ più approfonditamente qui e qui. Ma appunto, questo è un rant.