L’Ultimo Portatore dell’Anello

The Last Ringbearer – scritto dallo scienziato naturale russo Kiril Yeskov – è noto per essere “Il Signore Degli Anelli” visto dal punto di vista dei cattivi”. (Con qualche SPOILER)

Nella postfazione, Yeskov indica che il motivo che lo ha spinto a scrivere questa versione – in cui Gandalf è un retrogrado genocida e Sua Maestà Sauron VIII un monarca illuminato che sta portando Mordor sull’orlo della rivoluzione industriale – non è dare voce ai cattivi ma coprire alcuni buchi nel world building tolkieniano. In particolare: se Mordor è un deserto, come fa a mantenere i suoi eserciti?  O da Gondor – in particolare, dalle vie commerciali dell’Ithilien – o dai reami del sud e edell’Est, mai descritti nel dettaglio da Tolkien. La guerra dell’Anello, quindi, non è più una guerra di conquista mossa da Mordor contro i “popoli liberi”, è una crisi generata ad arte da Gandalf per preservare il mondo della magia elfica contro la razionalità di Mordor, chiudendo l’accesso alle risorse agricole dell’Ithilien.

Forse la realizzazione meglio operata da Yeskov sono i capitoli in cui Gandalf propone la soluzione finale al problema di Mordor incontrando la resistenza di Saruman, che a sua volta diventa l’ala moderata del Bianco Consiglio, non disposto a provocare lo sterminio per fame del nemico.

 

Questa riscrittura “revisionista” degli avvenimenti del Signore degli Anelli copre solo l’avvio di The Last Ringbearer. La vicenda principale comincia in realtà dopo la sconfitta di Sauron: l’ultimo dei Nazgul – qua un ordine di maghi creato per difendere il regno razionale di Mordor fin quando non fosse in grado di difendersi da solo – incarica un medico di campo e un soldato dell’esercito mordoriano di cercare di distruggere lo specchio di Galadriel e porre per sempre fine al dominio degli elfi. Nella causa imbarcheranno anche un nobile di Gondor e Faramire, in una specie di anti-Compagnia dell’Anello.

 

L’avvio del romanzo vede un chiaro intento allegorico su come la propaganda ha descritto l’Unione Sovietica/Mordor – un regno del male che in realtà cercava di portare il mondo nel regno della razionalità. Nel proseguire, l’autore stacca decisamente da questa allegoria e intenzionalmente mischia i riferimenti al mondo reale – come quando descrive Lothlorien come paese guida di un’Internazionale Elfista con sezioni clandestine nei vari regni umani in cui si arruolano giovani idealisti – ma togliendo mordente al romanzo. Lo stesso tentativo di rendere Umbar una trasposizione uno a uno della Repubblica di Venezia finisce per essere lezioso.

 

Dopo un primo atto giocato sul rovesciamento della narrativa tolkieniana, il secondo e il terzo diventano fondamentalmente un romanzo di spionaggio, in cui la complessità degli apparati di intelligence stona un po’ con la natura pre industriale del mondo che Yeskov vorrebbe descrivere. E che può legittimamente annoiare chi non ama il genere.

 

La scrittura è altalenante, in alcuni tratti potrebbe ricordare l’umorismo di Pratchett – citato anche nella postfazione – mentre in altri si fa seriosa e pesante, con una grande attenzione alla descrizione aulica dei dettagli naturalistici. È però difficile capire se sia un problema di Yeskov o della traduzione in inglese, rigorosamente non professionale per non incorrere nelle azioni legali degli eredi di Tolkien.

 

The Last Ringbearer può in definitiva essere una lettura gustosa per chi ama Il Signore Degli Anelli e magari ha interesse e passione per tutti i rimandi storici e politici. Non si può però dire che Yeskov abbia raggiunto il suo obiettivo di fare una contro storia della Terra di Mezzo che ne correggesse gli errori nel world building e che avesse al suo centro personaggi più a tutto tondo. In fin dei conti, le parti migliori risultano quelle in cui i personaggi di Tolkien agiscono nei paesaggi di Tolkien, mentre i personaggi di Yeskov e la Umbar di Yeskov rimangono personaggi e luoghi di un fantasy interessante ma non molto diverso da molti altri prodotti sul mercato.

 

The Last Ringbearer è disponibile gratuitamente a questo sito: http://www.tenseg.net/press/lastringbearer